BUNKER è un’ASSOCIAZIONE CULTURALE non-profit, fondata nel 2016, alla quale aderiscono ad oggi oltre 15 docenti e maestri della Fotografia, professionisti della formazione, delle strategie organizzative e dei processi di apprendimento e sviluppo della Persona.

L’associazione è affiliata alla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), pertanto quasi tutti i corsi sono da essa riconosciuti.

Ad oggi, conta oltre 100 associati. Da due anni BUNKER supporta il processo di evoluzione e della formazione, si confronta con partner di livello, con i quali, autorevolmente, interagisce. L’Associazione convoca tutti i soggetti interessati per far circolare spunti, idee ed elaborazioni utili alla crescita fotografica, allo sviluppo delle Persone nelle loro dimensioni sociali, culturali e competitive. L’Associazione conta oltre 40 eventi l’anno, tra concorsi, corsi, laboratori, workshop, viaggi fotografici solidali (in Africa ed in Asia) e cene fotografiche.

Fotografi nazionali ed internazionali si sono avvalsi dei nostri locali per seminari, presentazioni di libri e progetti fotografici. Gli eventi Bunker sono sempre più seguiti da mass media locali che, attraverso articoli, interviste e servizi televisivi, contribuiscono alla divulgazione degli argomenti di volta in volta trattati. Bunker si distingue per l’eccellenza della formazione e per lo spirito di associazionismo e cordialità che si respira durante gli incontri. Gli spazi sono cosi strutturati: N°2 Aule indipendenti anche nell’accesso, una camera oscura (sviluppo e stampa in analogico). All’occorrenza una delle 2 aule si trasforma in una piccola Sala posa.

 L’ideatore dell’ASSOCIAZIONE è Giorgio Cappiello, che così descrive la sua creatura:

 “Cosa è Bunker? in realtà neppure io saprei descriverlo con esattezza, ma di certo ciò che ho creato rappresenta il mix di tutte le mie passioni: la fotografia, il riciclo, il vintage e i rapporti con le persone. Potrei dire che Bunker è uno spazio espositivo, una piccola accademia di fotografia, un luogo dove si fa post produzione fotografica, si parla di video, di cinema o di donne, dove si fa cabaret, dove si fanno eventi culturali, dove si chiacchiera semplicemente tra amici, dove si può giocare a carambola, a calcio balilla, a freccette, a monopoli, a risiko o a flipper. La realtà è questa, ho creato un posto che adoro condividere con gli altri, un posto dove si può fare tutto e non si può fare nulla, un luogo in cui il tuo smartphone non è connesso, dove le amicizie non si fanno inviandone richiesta, un luogo in cui puoi vivere i rapporti veri, immerso in un ambiente che richiama gli anni 70/80.”